Castell'Umberto è un paese dei Nebrodi collocato a 660 metri sul livello del mare. Anticamente, questa zona veniva indicata con il termine "Castania", molto probabilmente derivato da "Castrum Aeneae", letteralmente "Fortezza di Enea". Secondo la leggenda, infatti,  "alcuni compagni di Enea avrebbero risalito il torrente e fondato un grosso centro a valle, Salusapri, che a seguito di un'alluvione si sarebbe scinto in tre centri urbani: Castania (l'attuale Castell'Umberto appunto, Tortorici e San Salvatore). L'ipotesi sarebbe supportata dall'antico nome di una contrada, Scanio, che sarebbe stata chiamata così in onore del figlio di Enea, Ascanio appunto. In epoca bizantina il borgo antico fu roccaforte contro le invasioni saracene" (Siculina.it)

La storia di Castell'Umberto si intreccia a quella di paesi lmitrofi, vediamo insieme il suo sviluppo e i suoi punti di interesse.

La storia

L'antica Castanìa comprendeva anche il territorio circostante all'attuale Castell'Umberto, inclusi parte di Tortorici e San Salvatore di Fitalia. Grazie alla sua posizione strategica, nel periodo bizatino, Castanìa fu una delle più importanti roccaforti contro le invasioni saracene. Allo scopo, fu infatti costruita la famosa torre che, successivamente, divenne castello e dimora abituale dei nobili Sollima. La storia del luogo, come già accennato, si intreccia e si fonde con quelle dei diversi paesi limitrofi già raccontati (Naso, San Salvatore di Fitalia, Capo d'Orlando, Alcara Li Fusi e Floresta). Diverse sono le popolazioni che hanno dominato la zona nel corso dei secoli e altrettanto numerose sono le trasformazioni che ognuna di esse ha generato.

Da Castanìa a Castell'Umberto

Dopo la fine delle invasioni saracene, nel XVI secolo l'intero territorio venne assegnato alla famiglia Sollima. Quest'ultima si stablì proprio in nella torre bizantina, ristrutturata e trasformata in castello.  In quegli anni, l'edificio divenne centro della vita mondana del paese. Nel 1671 il feudo e il castello passarono alla famiglia Galletti fino al XIX secolo, quando numerose alluvioni costrinsero i cittadini ad abbandonare le loro abitazioni. Impossibilitati a vivere nell'antico centro, la popolazione si trasferì più a valle, rimanendovi per decenni.  All'inizio del XX secolo venne ricostruito l'intero centro del paese Iniziarono quindi i lavori per la costruzione del nuovo centro, in onore del principe ereditario Umberto I, dal quale prese il nome. 

Castell'Umberto oggi

Oggi il paese è molto conosciuto nell'intera provincia grazie al bellissimo Parco Ecologico, meta ogni anno dei siciliani per festeggiare ricorrenze come Pasquetta o 25 Aprile. Il centro urbano rispetta la configurazione della classica  "città-giardino", con degli spazi organizzati e ben bilanciati tra architetture storiche, giardini spazi verdi nei quali è possibile godersi la flora e la fauna autoctona.  Infine, da questo piccolo centro nebroideo è possibile ammirare un panorama unico: da un lato abbiamo l'Etna, dall'altro le Isole Eolie. 

 

Cosa vedere a Castell'Umberto: ecco i 17 luoghi che non puoi perderti!

Dopo avervi raccontato un po' di storia, adesso vediamo cosa è possibile visitare a Castell'Umberto.

1. Parco delle Rimembranze

Il Parco delleRimembranze rientra nelle opere di “fascistizzazione” del sistema che, negli anni del regime a Castell’Umberto come nel resto della Nazione, ha caratterizzato anche i lavori di edilizia pubblica. L’ingresso del Parco è costituito dall’ex “Casa del Fascio”, che attualmente ospita la Biblioteca Comunale e l’Archivio storico del Comune. Proseguendo lungo un viale alberato di cedri del Libano, due grosse Steli ricordano i caduti di Castell’Umberto nella prima e seconda guerra mondiale. All’interno del Parco sono presenti anche il centro congressi, un campo da tennis, un parco giochi per bambini e la piscina

 

2. Borgo Antico di Castanìa

Borgo più antico di Castell'Umberto, in cui tra vicoli, fontane e chiese si narra la storia del piccolo paese nebroideo prima che, con Regio Decreto dell’8 giugno 1865, il centro abitato si trasferisse nell’attuale sede, che prese il nome di Castell’Umberto in onore del Principe Umberto I. Oggi Castanìa rappresenta il centro storico del paese al cui interno sono presenti i resti più rilevanti della storia e dell’architettura del luogo: la Chiesa di Santa Barbara, il Castello, il Convento, la Chiesa di San Francesco e tanti altri siti che testimoniano il ruolo degli artigiani e, in particolare, scalpellini locali nello sviluppo storico-artistico della comunità castanese.

 

3. "Funtana a Chiazza"

Nell’antico borgo di Castanìa, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Barbara e dal Convento Domenicano, sorge la “funtana a chiazza”, luogo che in passato ha rivestito una grande importanza, in quanto sosta obbligata dei viaggiatori nella Valle del Fitalia e meta di donne e famiglie che in essa lavavano i panni e attingevano acqua per il fabbisogno quotidiano.

 

4. Piazza IV Novembre

Costruita tra il 1920 e il 1930 e ristrutturata nel 1997, Piazza IV Novembre rappresenta il principale luogo di "aggregazione sociale" di questo piccolo centro dei Nebrodi. Basalto dell'Etna e inserzioni in pietra arenaria locale sono i materiali utilizzati per la costruzione di uno spazio che, a detta di molti, sembra immergere l'osservatore in un dipinto surrealistico di De Chirico. Sulla piazza si affacciano la Chiesa Madre, il Municipio e la Villa Comunale Sandro Pertini.

 

5. Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola, in passato adibita a Matrice del borgo di Castanìa, è stata edificata nel XII secolo. Secondo la ricostruzione di Don Carmelo Catania, sacerdote del luogo e cultore di storia, l’edificio aveva un soffitto a cassettoni con rosoni in legno ricoperto di oro zecchino e con affreschi che riproducevano la vita di San Nicola. Della Chiesa oggi rimangono solo il campanile e i muri perimetrali.

  

6. Villa Comunale Sandro Pertini

Posta in prossimità della piazza principale, la Villa Comunale Sandro Pertini è luogo di ritrovo per gli abitanti del paese. Al suo interno è possibile ammirare una fontana in pietra arenaria, che pare sia stata una delle prime opere edificate quando il paese fu trasferito dal vecchio borgo di Castania all'attuale sito

 

7. Chiesa San Francesco

Sita nell’omonima contrada, la Chiesa di San Francesco è stata presumibilmente costruita nel 1574, anno della fondazione del Convento dei Frati Minori Conventuali, annesso alla Chiesa e di cui oggi rimane soltanto un corridoio. Restaurata nel 1633 per opera di Frate Bernardino della compagnia di Gesù, la Chiesa è perfetta espressione dell’architettura locale spontanea: realizzata da maestranze del luogo, si evidenzia un contrasto tra la semplicità del prospetto esterno, lineare e armonioso, e la ricchezza decorativa degli interni. L’edificio, ad un'unica navata, ha un portale finemente decorato sormontato da tre finestre.

L'interno

L’interno della Chiesa è ad unica navata con soffitto ligneo decorato con motivi floreali, in cui sono incastonate, ai lati, quattro tele raffiguranti Giuditta, il Sacrificio di Isacco, il Battesimo di Gesù e la Samaritana, al centro, un quadro raffigurante la Resurrezione di Cristo. Nelle pareti laterali sono presenti numerosi affreschi, alcuni dei quali raffiguranti San Pietro, San Paolo e la vita di Sant’Antonio. Di particolare rilievo, l’altare dedicato all’Immacolata, datato del 1752. Dopo il 1860 è andata purtroppo perduta la ricca biblioteca presente all’interno del Convento, che pare contenesse opere di grande valore.

 

8. "U Chianu a Vucciria"

Costruito all’epoca dei Normanni nel borgo di Castanìa, “U Chianu a Vucciria” era il centro della vita politica e sociale del piccolo comune nebroideo. Don Carmelo Catania, sacerdote del luogo e cultore di storia, in “riflessioni tra memoria e storia”, lo descrisse così:«... era il luogo dove i giurati della comunità rendevano note le decisioni del paese e dove successivamente i feudatari... esercitavano il loro potere col diritto di vita e di morte sui cittadini...».

 

9. Convento Domenicano - Chiesa di San Vincenzo

Il Convento Domenicano, con annessa Chiesa dedicata a San Vincenzo Ferreri, si trova accanto alla Chiesa di Santa Barbara nell’antico borgo di Castanìa. Fondato nel 1444 dal Beato Giovanni di Pistoia e gestito dai Frati Domenicani, il Convento fu un importante centro sia dal punto di vista economico che religioso. Della quattrocentesca Chiesa di San Domenico rimangono il campanile, alcuni resti del colonnato, l’abside centrale con le due cappelle laterali, tracce delle mura della sacrestia e una piccola parte della pavimentazione delle navate. Sono, inoltre, presenti reperti archeologici di pregio in pietra arenaria locale che testimoniano la tradizionale arte degli scalpellini umbertini. Oggi l’intera area è adibita ad auditorium all’aperto.

 

10. Chiesa di Santa Barbara

La Chiesa di Santa Barbara, già esistente nel 1472, si trova nel cuore dell’antico borgo di Castanìa. Un tempo, la sua facciata conteneva, all’interno di una nicchia di pietra, una piccola statua della Santa, oggi incastonata nel prospetto della nuova Chiesa Madre, al centro di Castell'Umberto. All’interno dell’edificio erano presenti tre altari, rispettivamente dedicati a Santa Barbara, San Gaetano e a Santa Lucia. Nell’altare maggiore, spiccava un quadro raffigurante il Martirio della Santa. Di particolare pregio, la cuspide del campanile decorata in pietra maiolica di Naso.

 

11. Castello di Sollima

Nell’antico borgo di Castanìa, su un’altura che domina la Valle del Fitalia, si trova il Castello di origine medievale di cui oggi rimangono solo alcuni ruderi. La torre centrale dell’edificio, a forma quadrata, pare facesse parte di un sistema di fortificazioni che, intorno all'800, i Bizantini realizzarono in punti strategici del territorio per contrastare l'invasione Saracena: solo in un secondo momento, attraverso il fenomeno dell’incastellamento, l’antica torre venne trasformata in residenza, quindi in Castello. Da quanto si narra, fu nel 1553, durante la signoria dei Sollima, che il Castello conobbe i momenti di più grande vitalità.

 

12. Parco Ecologico di Castell'Umberto

A poca distanza dal centro cittadino di Castell’Umberto, il Parco Ecologico di Piana Collura è una piccola oasi di pace in cui è possibile immergersi nella natura e ritrovare armonia e benessere. Anche noto come Pineta di Castell’Umberto, il Parco Ecologico è stato realizzato cercando di preservare gli equilibri naturali del contesto ambientale senza rinunciare alla sua fruizione. Al suo interno è presente un piccolo laghetto artificiale in prossimità del quale si possono ammirare oche, anatre e cigni, nonché uccelli selvatici che vengono a svernare proprio sulle alte querce del parco. Si può godere ancora della vista di cervi, daini, cavalli e altri animali presenti in una piccola oasi faunistica immersa nella natura rigogliosa del parco. L’area attrezzata del Parco Ecologico, con tavoli, barbecue e giochi per bambini, rende il posto particolarmente adatto a pic-nic e scampagnate. 

 

13. Chiesetta di Santa Croce

La Chiesetta di Santa Croce, che sorge a Castanìa, il luogo più antico del paese di Castell'Umberto, per anni rappresentò la chiesa che serviva le contrade vicine. Quando il paese si trasferì nell'attuale sito, svolse le funzioni di chiesa madre fino al completamento dei lavori della Chiesa Maria SS. Assunta, attuale Matrice. Al suo interno si conservano un crocifisso ligneo del XVII secolo, una statua in marmo della Madonna, posta su una base poligonale al cui centro è presente, in bassorilievo, un quadretto della Annunciazione, ai lati gli Apostoli Pietro e Paolo ed agli estremi, la scritta M.D.C.L.P. e la data 1521. Secondo la leggenda, la collinetta su cui si erge la piccola chiesa porta il nome di Santa Croce, perché in quel luogo, in cui in passato sorgeva un tempio pagano, fu innalzata un croce in legno, verso cui i naviganti rivolgevano sguardi e preghiere.

 

14. Frantoio Monumentale del XVI secolo

Il quartiere domenicano del centro storico di Castania è noto anche per l'ex frantoio, attivo fino a 50 anni fa. Oggi il monumento è stato recuperato e utilizzato come spazio museale sulla lavorazione dell'oliva e produzione dell'olio locale. Durante il periodo primaverile ed estivo l'ex frantoio diventa spazio per mostre d'arte, corsi sulla nocciola e sui funghi e centro ludico per bambini.

 

15. San Vincenzo Ferreri - Santo Patrono di Castell'Umberto

San Vincenzo Ferreri, sacerdote domenicano nato a Valencia in Spagna il 23 Gennaio del 1350 e morto a Vannes nel nord della Francia il 5 Aprile 1417, è il Santo Patrono di Castell'Umberto già dalla metà del 1400. La devozione per questo Santo è stata portata a Castania, il borgo antico di Castell'Umberto, dal beato Giovanni da Pistoia il quale donò delle reliquie e si prodigò per la costruzione di un convento e di una chiesa gestita dai padri domenicani fino al 1800.

Nel paese di Castell'Umberto il Santo Vincenzo Ferreri viene festeggiato due volte l'anno, il 4 e 5 aprile e il 26-27 e 28 Agosto.

 

16. Borgo Luigi

In contrada Sfaranda, nel comune di Castell'Umberto, si arriva a Borgo Luigi, un piccolo e grazioso borgo antico adornato con splendidi fiori.

 

17. Chiesa Madre Maria SS Assunta

La Chiesa Madre di Castell'Umberto, che si affaccia sulla piazza IV Novembre, è stata edificata nel 1931. La Chiesa a tre navate è rivestita da blocchi di arenaria, lavorata da scalpellini umbertini e presenta due grandi terrazzi sulle navate laterali. All'interno è possibile ammirare le undici campane e la statuetta di Santa Barbara, provenienti dalle chiese dell’antica Castania, un busto marmoreo della Madonna Assunta, la vetrata istoriata di San Vincenzo Ferreri, patrono del paese e un bassorilievo che raffigura un miracolo di San Vincenzo. Dall’antica Matrice provengono un crocifisso del 1600, le tele di Santa Lucia, del Martirio di San Bartolomeo e delle Anime Sante del Purgatorio, il fonte battesimale in marmo rosso di San Marco e l’organo a canne di Annibale Lo Bianco datato 1710, le statue barocche di San Giuseppe con Bambino e dei Santi Pietro e Paolo, il gruppo marmoreo dell’Annunciazione e la statua di Santa Maria di Gesù, entrambi di scuola gaginiana. Di rilievo anche il maestoso campanile, con copertura a piramide rivestita da maioliche e l’Assunzione della Vergine, opera del pittore fiorentino Giuseppe Francini, che sovrasta il presbiterio. La Chiesa è oggi dedicata a Maria SS. Assunta.

 

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