Torre Gatto

La Torre, di pianta quasi quadrata, fu edificata alla fine del XVI secolo e faceva parte del circuito d’avvistamento creato da Camillo Camilliani lungo tutto il perimetro delle coste siciliane. Una leggenda legata a questa torre narra che un tempo la figlia del proprietario venne rapita da dei pirati berberi per estorcere un riscatto al padre. La ragazza, per cercare di raggiungere la somma di danaro necessaria alla sua liberazione, ebbe l’idea di sottrarlo ai suoi carcerieri e di inviarlo a casa poco per volta nascosto sotto delle casse di pesce. Una volta scoperta dal pascià, però, fu uccisa e fatta a pezzi, e i brandelli del suo corpo furono spediti poco per volta al padre nelle stesse modalità di come lei aveva inviato il denaro. Torrenova deve il suo nome proprio a questa costruzione cinquecentesca che oggi si mantiene pressochè intatta, delineata da cantonali in piccoli conci, tra i quali si intessono le murature in ciotoli e pozzolana. Sono intatte le quattro caditoie, le imbotte in arenaria alle finestre del secondo piano, le bocche di lupo. All'interno, un tempo i collegamenti erano assicurati grazie a fori e scale retrattili, mentre oggi sono possibili con una scala in cemento a due rampe.

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