Cefalù è un comune siciliano in provincia di Palermo, situato sulla costa settentrionale dell'isola alle pendici di un promontorio roccioso. Famosa in tutto il mondo come centro balneare, questa piccola cittadina sul mare fa parte del Parco delle Madonie, è inclusa nella lista dei borghi più belli d'Italia e il suo monumento principale, il Duomo, è stato dichiarato, nel 2015, Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Ma quali sono le sue origini e la sua storia? Scopriamola insieme. 

La storia

Le origini nel mito

La nascita di Cefalù affonda le sue radici nelle leggende: si racconta che essa fu fondata dai Giganti, diretti discendenti di Noè. Fonti storiche più veritiere ci informano che molto probabilmente ssa fu fondata dai Sicani o dai Fenici tra il 3000 e il 2700 a.C con l'antico nome di Ras Melkart, letteralmente "Promontorio di Ercole" ed è qui che la sua storia incontra nuovamente il mito, in particolare quello, per l'appunto, di Ercole. La leggenda vuole che l'eroe in questione abbia costruito proprio qui un tempio dedicato al padre Zeus.

Dalla preistoria al 1400

In realtà, alcuni reperti trovati in una grotta ci informano che Cefalù era già abitata in epoca preistorica. Abbiamo numerose testimonianze anche del V secolo a.C, come la cinta muraria megalitica di cui rimangono solide vestigia e del IX secolo a.C. come il Tempio di Diana, un edificio megalitico con cisterna protostorica situato sulla Rocca (fonte: https://www.comune.cefalu.pa.it/storia/)

La dominazione romana

Il primo nome con cui viene indicato questo centro abitato è Kephaloidion il nome greco risalente alla fine del V secolo a.C.: in questo periodo esso era un centro di floridi scambi commerciali grazie ai continui transiti di popoli stranieri.  Nel 307 a.C. la Città viene conquistata dai Siracusani e assegnata al governatorato di Leptine. Nel 254 a.C. viene conquistata dai Romani diventando Città Decumana con il nome latino di Cephaloedium, da cui origina l'attuale nome Numerose tracce di tale dominazione sono ancora presenti nella cittadini, affiancate da altrettante di epoca bizantina. Fu proprio durante quest'ultima dominazione che il centro abitato si trasferisce sulla rocca e la spiaggia diviene luogo di culto cristiano, come dimostra la presenza di un edificio con pavimento mosaicato risalente al VI secolo. Nel 858 viene conquistata dagli Arabi che la chiamano Gafludi, diventano di fatto parte dell'Emirato di Palermo. 

La dominazione normanna

Fonti storiche ci informano che nel 1063 essa diventa proprietà del Gran Conte Ruggero e, successivamente, del figlio Ruggero II, che riconsegna definitivamente Cefalù alla Cristianità, fondando la Chiesa di S.Giorgio nel 1129 e la Basilica Cattedrale nel 1131. Infine, come ringraziamento per essere sopravvissuto ad una tempesta, egli costruisce una Cattedrale in onore di SS. Salvatore. Gli eredi di Ruggero II non mostrano molto interesse per la città e alla morte di Federico II, avvenuta nel 1250, la situazione politica appare confusa ed essa passa nelle mani di diversi feudatari fino al 1451, quando viene affidata al Vescovo del tempo.

 

Dal 1500 ai giorni nostri

 Con la dominazione spagnola il governo cittadino diventa più stabile e la città fiorisce. Nel 1742 nascono i Consolati di Commercio: tra i più famosi abbiamo quello di Francia, Danimarca, Svezia, Norvegia e Paesi Bassi, che  rimarranno attivi fino alla fine del XIX sec. Nel periodo del Risorgimento, in seguito ai moti rivoluzionari dell'epoca, viene fucilato il patriota Salvatore Spinuzza. Nel gennaio del 1861, Dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi, la città proclamò la sua adesione al Regno d'Italia. Oggi Cefalù è uno dei maggiori centri balneari della Sicilia, arrivando a triplicare i suoi abitanti nel periodo estivo.

 

#ConoscereLaSicilia: 8 luoghi da visitare a Cefalù

Dopo aver conosciuto un po' di storia di Cefalù, sei indeciso su cosa vedere e visitare? Ecco i luoghi che non puoi assolutamente perderti!

1. La Cattedrale

La Basilica Cattedrale della Trasfigurazione, nota anche come Duomo o Cattedrale di Cefalù è una delle più grandi testimonianze materiali della Sicilia normanna. Eretta tra il 1131 e il 1240 da Ruggero II come omaggio al Santissimo Salvatore per essere sopravvissuto durante un naufragio, la Cattedrale possiede una delle architetture più belle di tutta l’Isola: arte araba, bizantina, latina e nordica si fondono in modo armonioso, dando vita ad uno stile unico.

Descrizione architettonica

Nel 1941 il Duomo diventa Monumento nazionale, mentre dal 3 luglio 2015 entra a far parte del Patrimonio dell'umanità nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale
La facciata è circondata da due torri merlate, la parte più scenografica e famosa della struttura: alleggerite da eleganti finestre bifore e monofore, sono sormontate da cuspidi piramidali aggiunte nel Quattrocento. Queste ultime presentano delle differenze: 

  • la prima, sulla sinistra, ha una a pianta quadrata e con merli a forma di fiammelle, che simboleggiano la mitria papale e il potere della Chiesa Cattolica; 
  • la seconda, sulla destra, è a pianta ottagonale e con merli ghibellini che simboleggiano la corona reale. 

Il portico, anch’esso aggiunto in epoca quattrocentesca, si colloca davanti alla facciata formando tre archi. Sotto il portico è possibile ammirare la Porta Regum, impreziosita da un portale marmoreo finemente decorato, e con pitture ai lati.L'interno è a croce latina, diviso in tre navate, mentre il soffitto in legno è decorato con travi dipinte, elemento architettonico che richiama l’arte islamica. Nel progetto originale, l'intera chiesa doveva essere decorata a mosaico, ma alla fine fu completata solo la parte del presbiterio nella quale domina il famoso busto del Cristo Pantocratore. 

 

2.Cristo Pantocratore

Questo famoso mosaico è considerato il più bel mosaico bizantino in Italia e ricopre attualmente. l’abside e metà delle pareti laterali. Fu realizzato in due fasi: fu iniziato nel 1148 e completato tra il 1154 e il 1166.
Per la sua realizzazione furono interpellati maestri esperti nella tecnica del mosaico provenienti da Costantinopoli. Il Cristo è raffigurato con la mano destra alzata in benedizione e con la mano sinistra che sorregge  il Vangelo di Giovanni, in cui può essere letto, in greco e latino: "Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre ma avrà la luce della vita" (Giovanni , 8:12). 

Gli altri personaggi

Oltre alla figura principale, sono presenti altri personaggi all’interno del mosaico. Sotto il Cristo troviamo la Madonna in preghiera affiancata dai quattro arcangeli Raffaele, Michele, Gabriele e Uriele. Ai lati della finestra, invece, troviamo i santi Pietro e Paolo e gli evangelisti Marco, Matteo, Giovanni e Luca. Infine, nella fascia più bassa possiamo vedere gli altri apostoli.


3. Lavatoio Medievale

In via Vittorio Emanuele, nei pressi di palazzo Martino, è possibile ammirare l’antico lavatoio pubblico, noto come Lavatoio Medievale. Ciò che molti non sanno è che non si tratta del lavatoio originale: nel 1514 esso fu infatti demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine. Recuperato e restaurato nel 1991, attualmente il lavatoio si trova in cima ad una maestosa scalinata realizzata in pietra lavica e lumachella. Giunti in cima ci si ritroverà su un pavimento levigato sulla quale sono disposte una serie di vasche che si riempiono con le acque che fuoriescono da ventidue bocche di ghisa, di cui quindici con teste leonine. Non sai cosa vedere a Cefalù? Questo è uno dei luoghi imperdibili.


4. Museo Mandralisca

Il caratteristico Museo Mandralisca prende il nome dal suo fondatore, Enrico Piraino, barone di Mandralisca. Costruito nel XIX secolo, al suo interno si trovano diversi reperti archeologici locali, conchiglie e monete, ma anche una galleria d’arte con dipinti di un certo rilievo. Tra i dipinti più importanti abbiamo il "Ritratto d'uomo", attribuito ad Antonello da Messina, “Vista su Cefalù” di Francesco Bevilacqua e il “Cristo nel giorno del giudizio” di Johannes de Matta. Nonostante ciò, il punto di forza del museo risiede nella magnifica biblioteca che ospita oltre 9.000 libri tra opere storiche e scientifiche, incunaboli e carte nautiche.


5. Ritratto di Ignoto

All’interno del Museo Mandralisca è possibile ammirare il Ritratto d’uomo, conosciuto anche come “Ritratto di Ignoto”, realizzato da Antonello da Messina tra il 1465 e il 1476. Di esso non si conoscono le circostanze della commissione del dipinto né la sua collocazione originaria. Secondo la tradizione orale del luogo, esso venne regalato al barone di Mandralisca sull'isola di Lipari, dove pare che fosse utilizzato come sportello dallo speziale L'opera, in base ad alcune recenti scoperte, non ritrae un marinaio ignoto, ma bensì Francesco Vitale da Noja, segretario di Ferdinando il cattolico e ambasciatore e vescovo di Cefalù.   La varietà di colori usata è limitata, la luce è rasente e illumina il volto gradualmente, facendone emergere pian piano i lineamenti.  Il dipinto venne restaurato nel XIX secolo a Firenze e poi di nuovo nel 1950-1953 dall'Istituto Centrale del Restauro di Roma. L'ultimo intervento di restauro risale al 1981.


6.Spiaggia Lido di Cefalù

Nonostante le meraviglie artistiche presenti sul territorio, Cefalù è famosa in tutto il mondo per le sue meravigliose spiagge. Fra le più belle abbiamo sicuramente la Spiaggia Lido di Cefalù: una distesa di sabbia dorata con acqua limpida e vista mozzafiato. Perfetta anche per famiglie con bambini, la spiaggia del Lido di cefalù offre la possibilità di scegliere tra diversi stabilimenti balneari e attrezzature.


7. Spiaggia della Kalura

La spiaggia della "Kalura" è definita dagli esperti come la spiaggia dalle caratteristiche più uniche al mondo. Se non sai cosa vedere e visitare, questa è una di quelle cose che non potrai assolutamente perderti. La sua posizione a strapiombo sul mare la rende raggiungibile via mare oppure percorrendo una tortuosa scalinata, ma vi assicuriamo che ne vale davvero la pena. Immersa nella macchia mediterranea, questa spiaggia è composta per lo più da sassolini e, sulla battigia, sono presenti i caratteristici faraglioni dalle forme suggestive e colori particolari. La temperatura dell’acqua è più alta della media siciliana, altra caratteristica che rende unica questa spiaggia. Se sei un amante dello snorkeling e delle grandi nuotate, questo è il posto più adatto a te! 


8. Festa del S.S. Salvatore

Non solo spiaggia, ma anche tradizioni: la Festa del SS. Salvatore della Trasfigurazione, Patrono Storico e Titolare della Basilica Cattedrale di Cefalù si svolge dal 2 al 10 Agosto, anche se la ricorrenza effettiva cade il 6 Agosto.  Si tratta di una festa patronale in cui sacro e profano  si fondono: i festeggiamenti iniziano giorno 2 e terminano 8 giorni dopo.  Essi iniziano con l'esposizione della bandiera con l'immagine del Cristo Pantocratore, che viene posizionata tra le torri del Duomo e terminano proprio con l'ammainamento di questa bandiera. La vigilia della data effettiva, il 5 agosto, viene fatto il ringraziamento a Gesù Salvatore per aver salvato la città dal terremoto del 178. Giorno 6, viene costruito una sorta di "albero della cuccagna" sul mare che porta sulla punta il vessillo del Salvatore. 
 

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