Ficarra è un piccolo centro nebroideo situato a 450 metri sul livello del mare.Il territorio si estende su tre colline tra le quali si formano due valli. La formazione del primo centro abitato ha origini antichissime risalenti all'epoca fenicia, anche se molte informazioni al riguardo sono avvolte nella leggenda.

La storia di Ficarra

Secondo i racconti di Diodoro Siculo, storico siceliota, furono proprio i fenici a fondare l'antica Pallisa, il primo villaggio dell'attuale Ficarra dedicato alla dea Atena, conosciuta anche con l'epiteto di Pallade. Anni dopo. i greci hanno popolato la vicina collina, attualmente conosciuta come Strummuli. Il primo documento ufficiale è in cui appare per la prima volta Ficarra  risale al 1082: si tratta del diploma del conte Ruggero I di Sicilia.  In questo periodo, infatti, pare che questo paesino fosse appartenesse al possedimento del regio demanio, passando sotto diversi reggenti.

Periodo saraceno

Molto probabilmente, però, prima del periodo normanno, questo piccolo paese fu un rinomato borgo saraceno, come riportano alcune testimonianze risalenti al 1198, nelle quali viene citata la presenza di una fortezza saracena al centro dell'antica  "Fakhàr" (dall'arabo "glorioso"), corrispondente all'attuale territorio di Ficarra. 

Dal XI secolo al XIV secolo

Sotto il dominio normanno, Ficarra era la riserva di caccia preferita dei baroni dell'epoca. Con l'arrivo degli Svevi, Federico II di Svevia affidò Ficarra al diplomatico Guglielmo Amico. Quando Federico morì, dopo diversi contrasti con gli Aragona, il feudo passò alla sua vedova, Macalda di Scaletta, e al suo nuovo marito, Alaimo da Lentini. Intorno al 1300, Macalda e Alaimo caddero in disgrazia e Ficarra fu affidato al nipote di Guglielmo Amico. Ruggero di Lauria. 

Dal XIV secolo al Settecento

Ruggero di Luria, figlio della sorella di Guglielmo Amico, vecchio proprietario del feudo, aveva una posizione di prestigio nel Regno delle Due Sicilie:  era, infatti,  il comandante in capo della flotta e vinse diverse battaglie contro gli angioini, che sconfisse definitivamente nel1288. Nonostante i numerosi servizi al regno, il re Federico III d'Aragona confiscò tutti i suoi beni, compreso il feudo, e lo assegnò a  Ugo Lancia di Brolo, già Signore di Mongiolino,Galati e Longi,  la cui dinastia rimarrà in carica fino al 1738, anno in cui la baronia di Ficarra fu messa all'asta.

Dal Settecento ai giorni nostri

Ficarra fu venduta all'asta per 38600 onze ad Ignazio Vincenzo Abate, Marchese di Longarino. Da quel momento, molti nobili costruirono diversi palazzi nel centro del paese, tra cui il Palazzo Baronale. Nel 1823 Ficarra divenne Comune e venne inclusa nel distretto di Patti e aggregata alla stessa Diocesi (fonte ComunediFicarra)

 

Cosa vedere a Ficarra: ecco i 31 luoghi che non puoi perderti!

Dopo avervi raccontato un po' di storia, adesso vediamo cosa è possibile visitare a Ficarra.

 

1. Museo Ficarrese dell'Emigrazione

In questo museo sono raccontate le storie dei migranti dei monti Nebrodi verso l'Argentina e altri paesi del mondo.

 

2. Chiesa delle Logge

La chiesa delle Logge rappresenta il primo punto di interesse che il visitatore incontra  arrivato a Ficarra. Edificata nel XVII secolo a ricordo dell’arrivo dell’effigie della Madonna Annunziata del 150. La chiesa venne chiamata “delle Logge” per il fatto che, anticamente, nelle sue adiacenze era posta una loggia all’interno della quale si svolgeva il mercato durante la festa cittadina dal 3 all’8 agosto.

 

3. Chiesa Maria SS Annunziata

La chiesa Madre di Ficarra ha origini normanne e domina uno dei tre colli sui quali è adagiato il centro storico. Dal 1507 è divenuta, con l’arrivo della effigie della Vergine di matrice gaginiana, Santuario di Maria SS. Annunziata. La chiesa, che nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti, è ad impianto a croce latina e si presenta esternamente con la svettante torre campanaria e lo sfarzoso apparato dei portali in pietra arenaria. L’interno conserva un gran numero di opere artistiche:

  • pitture e sculture lignee
  • il corredo di statue marmoree di ambito gaginiano ove figurano l’Annunziata del 1507 posta nella sua sfarzosa cappella barocca,
  • il ciborio 
  • sculture dell’Immacolata e Madonna della Neve provenienti dalla diruta chiesa di Santa Maria di Gesù.

Proprio nel momento in cui la chiesa è stata elevata a Santuario, Maria SS. Annunziata è divenuta nuova patrona del Comune di Ficarra, soppiantando il culto verso San Placido Martire

 

4. Convento dei Cento Archi

Il convento dei cento archi fu edificato nel XI secolo da una congregazione di monaci basiliani. Il nome gli viene dato dalla presenza in passato di circa un centinaio di archi che ne ornavano la struttura. Nel basso medioevo il complesso architettonico andò in rovina per essere poi ricostruito e trasformato in convento francescano. All’interno fiorì una grandiosa e fornitissima biblioteca che fu per grandezza seconda in Sicilia. Nel XIX secolo, però, il convento fu nuovamente e definitivamente abbandonato, ed oggi non restano che alcuni muri perimetrali in rovina. In epoca fascista, l’area del chiostro fu trasformata in parco delle rimembranze in ricordo delle vittime della I guerra mondiale. Annessi al convento sono i resti della chiesa di Santa Maria di Gesù, che custodivano due opere scultoree gaginiane oggi conservate in Chiesa Madre. Oggi il convento è adibito ad auditorium.

 

5.Statue Bronzee

All'ingresso del piccolo centro abitato di Ficarra, si trova una scultura raffigurante un soldato tedesco morto e seppellito a metà nella terra. Quest'opera, realizzata dallo scultore Mario Valenti, ricorda un fatto avvenuto nel 1943, quando gli americani sbarcarono a Brolo. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il quale in quel periodo soggiornava a Ficarra, venne ispirato da questi eventi a scrivere parti del suo celebre romanzo "Il Gattopardo". La storia racconta che, durante i fatti del '43, un soldato tedesco sia stato ferito a morte, e, ancora agonizzante sia stato seppellito in malo modo ai piedi di un vecchio ulivo.

 

6. Monumento al Soldato Morto

All'ingresso del piccolo centro abitato di Ficarra, si trova una scultura raffigurante un soldato tedesco morto e seppellito a metà nella terra. Quest'opera, realizzata dallo scultore Mario Valenti, ricorda un fatto avvenuto nel 1943 allo sbarco degli americani a Brolo e che ispirò Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il quale in quel periodo soggiornava a Ficarra, a scrivere parti del suo celebre romanzo "Il Gattopardo". La storia racconta che durante i fatti del '43, un soldato tedesco sia stato ferito a morte, ed ancora agonizzante sia stato seppellito in malo modo ai piedi di un vecchio ulivo.

 

7. Palazzo Piccolo di Ficarra

Palazzo nobiliare seicentesco costruito in pieno stile Barocco.

 

8. Palazzo Miraglia-Rotelli 

Palazzo nobiliare dall'essenziale linea architettonica

 

9. Palazzi Signorili

Il centro di Ficarra mantiene una eleganza signorile conferita dalle presenza di tanti palazzi nobiliari (Palazzo Artale, Palazzo Favazza, Palazzo Ferraloro-Saitta, Palazzo Marchese, Palazzo Miraglia-Rotelli, Palazzo Piccolo, Palazzo Macalda-Scaletta, Palazzo Piccolo-Cupane, Palazzo Piccolo-Ferrarolo), costruiti tra il 1600 e il 1800. Si tratta di edifici d'epoca che conservano un fascino antico, conferendo a tutto il paese un aspetto raffinato.

 

10. Chiesa di San Biagio

La piccola chiesetta di San Biagio si trova in posizione sopraelevata rispetto alla strada principale del paese subito dopo il quartiere del Carmine. Esternamente si caratterizza per la muratura a vista, per il portale e, soprattutto, per la particolare edicola votiva in pietra arenaria locale riconvertita a finestrella. Al suo interno è custodita la seicentesca effigie lignea di San Biagio, recentemente restaurata.

 

11. Chiesa della Madonna del Lume

La chiesa della Madonna del Lume è un edificio sacro ad unica navata sito nelle vicinanze della chiesa Madre di Ficarra.

 

12. Chiesa del Carmine

La Chiesa del Carmine, un tempo annessa al convento dei carmelitani non più esistente, si erge sulla sommità di una ripida scalinata. La struttura religiosa è ad unica navata e conserva al suo interno:

  • l’effigie lignea della Madonna del Carmelo posta sull’altare maggiore
  • due altari laterali settecenteschi decorati in stucco e caratterizzati da eleganti colonne salomoniche, uno dei quali ospita l’effigie lignea dell’ex santo patrono della cittadina San Placido Martire.
  • le sepolture di alcuni esponenti della famiglia Lancia.

 

13. Palazzo Busacca

Palazzo nobiliare del XVII secolo a pianta regolare, balconi in stile barocco e portale recante lo stemma della famiglia Busacca. Al suo interno si trova, oltre all’ufficio informazioni turistiche del Comune, il museo delle Marionette, una realtà che catapulta il visitatore in una dimensione fantastica ed onirica attraverso la costruzione di uno spazio espositivo full immersion in un sapiente gioco di luci e architetture effimere.

 

14. Museo delle Mille e Una Notte

All'interno di Palazzo Busacca, nel Comune di Ficarra, si trova il Museo delle Mille e una notte. Si tratta di un allestimento artistico ispirato alla famosa fiaba orientale, con un laboratorio didattico grazie al quale è possibile realizzare le marionette. Le opere esposte sono state realizzate negli anni ottanta dal maestro Gianpistone, aiutato da un gruppo di giovani diversamente abili. Le opere sono state esposte per la prima volta in occasione del "Festival dei due mondi" a Spoleto.

 

15. Museo della Ceramica d'uso comune in Sicilia

 La struttura del museo della Ceramica d'uso comune in Sicilia nasce con l'idea di un progetto di ospitalità diffusa, proprio di fronte alla casa dove soggiornò Giuseppe Tomasi di Lampedusa. All'interno del museo è possibile ammirare quella ceramica utilizzata nella vita quotidiana e spesso dimenticata o sottovalutata dai grandi musei, con una sezione dedicata alla ceramica impiegata nelle costruzioni di edilizia storica.

 

16. Maria Santissima Annunziata, Santa patrona di Ficarra

Maria Santissima Annunziata, Santa patrona di Ficarra e dei ficarresi, è festeggiata ogni anno dai fedeli nei giorni del 25 marzo e dal 3 al 5 agosto.  Si nota come la scultura di Maria Santissima Annunziata, attribuibile ad Antonello Gagini, figlio di Domenico, che negli anni di lavoro nella bottega del padre accumula sempre più esperienza e affina la sua tecnica raccogliendo influenze stilistiche dagli scultori più importanti del suo tempo, si discosti notevolmente dalle altre sculture di scuola gaginiana presenti sul territorio nebroideo, ma rimane sempre di delicata fattura e proporzioni perfette che la rendono una delle sue migliori opere .

La Leggenda su Maria Santissima Annunziata

Leggenda narra che, agli inizi del XVI secolo, una nave partita da Palermo e diretta a Siracusa, si fermò a Brolo a causa di una tempesta. Al momento della ripartenza, tutti i tentativi di prendere il largo furono inutili. Infatti, una una forza misteriosa impediva alla nave di muoversi. L’equipaggio decise di lasciare a terra la statua e solo in quel momento riuscì a ripartire. Vani furono anche i tentativi di trasporto della statua da parte della gente accorsa sulla spiaggia e solo un gruppo di ficarresi riuscì nell’intento. Essi trasportarono il simulacro della Vergine Maria a Ficarra al grido “Evvia a Gran Signura Maria”, che ancora oggi si sente durante le processioni. La leggenda però lascia spazio a quello che verosimilmente accadde e cioè che la statua era diretta a Ficarra in quanto commissionata dalla confraternita dell’Annunziata per portarla in processione.

 

17. Monastero di San Benedetto e Chiesa del S. Cuore, detta Badia

La chiesa della Badia, annessa al complesso monastico delle suore benedettine oggi sede municipale e scuola elementare, era originariamente la cappella ove venivano officiate le funzioni religiose. Al suo interno è possibile contemplare la bellezza del coro ligneo intarsiato con elementi in foglia d’oro e l’altare maggiore, decorato con pitture murarie a secco, che conserva all’ interno di una nicchia l’effigie marmorea della Madonna delle Grazie, opera manierista dello scultore raccuiese Rinaldo Bonanno.

 

18. Il Castello di Ficarra e la fortezza carceraria

Del castello di Ficarra, si hanno notizie già dal XII secolo, anche se si attesta la presenza di un fortilizio in epoca araba. Nel corso dei secoli è passato sotto la proprietà di diversi nobili. Nel 1430 venne occupato da Pietro Lancia barone di Brolo che ne fece la sua residenza estiva. Nel XVIII secolo, questo complesso monumentale venne riconvertito in fortezza carceraria. Il corpo architettonico è a pianta quadrata cinto da alte mura cieche che rendevano la fortezza inespugnabile dove un unico portale, risalente al 1500 è il punto d'accesso.

Superato questo ingresso si accede alla corte interna dove si trova un pozzo per la raccolta dell'acqua piovana. All'interno della struttura, oggi di proprietà comunale, si trova il "Museo dei giochi e del giocattolo medievale" dove sono conservate innumerevoli riproduzioni di giocattoli e passatempi utilizzati dai bambini del medioevo.

 

19. Museo dei giochi e del giocattolo medievale.

Si trova all'interno della fortezza carceraria è il primo museo in Italia dedicato ai giocattoli del Medioevo.

 

20.Chiesa di San Marco

La chiesa di San Marco Evangelista si trova nella parte bassa ad est del centro abitato, nel quartrire che porta il suo nome, alla fine di un dedalo di viuzze che si dipartono dalla piazza principale. La chiesa, dalla struttura molto semplice ad unica navata, è storicamente documentata attraverso un testamento di uno dei marchesi dei Lancia che ha destinato per quest’edificio di culto la somma di un ducato per la celebrazione di una messa ogni sabato. Al suo interno, è custodita sull’altare maggiore, una particolare effigie lignea di San Marco Evangelista, rappresentato seduto su uno scranno con le gambe accavallate nell’atto di scrivere il suo vangelo.

 

21. Chiesa di San Sebastiano

La Chiesa di San Sebastiano, sita nella parte bassa del centro storico, custodiva al suo interno una reliquia del santo all'interno di un reliquiario d'argento, che è stata recentemente trafugata. Oggi è possibile ammirare nel suo semplice interno, l’effigie scultorea lignea del santo a cui la chiesa è dedicata.

 

22. Chiesa dello Spirito Santo o di San Giovanni

Anticamente luogo di culto di rito greco, sul fianco laterale dell’edificio si ammira un semplice portale con architrave intagliato con forme geometriche a spirale e cherubini. All'interno si può ammirare una bella statua lignea policroma raffigurante Santa Lucia e una piccola cappella dedicata a San Giovanni Battista con statua policroma dello stesso Santo.

 

23. Monastero dei minori osservanti e Chiesa di Santa Maria del Gesù

Il convento è situato sulla collina più alta di Ficarra è venne costruito nell'XI secolo dai monaci della regola di san Basilio. Dopo la caduta degli arabi-musulmani, il convento cadde in disgrazia

 

24. Palazzo Ferrarolo

Palazzo nobiliare del XVII secolo con pianta regolare, balconi in stile barocco e portale recante lo stemma della famiglia Ferrarolo. É conosciuto anche per essere stato dimora di Macalda di Scaletta, dama di compagnia e cortigiana della Sicilia angioina. É sede del Museo Casa del baco da seta.

 

25. Casa del Baco da Seta

Questo piccolo spazio museale, allestito all'interno di Palazzo Ferraloro, nasce con l'obiettivo di mostrare ai visitatori le varie fasi della lavorazione della seta, dall'allevamento del baco alla produzione del pregiato filato. La Casa del baco vuol ricordare anche le fiorenti attività artiginali di Ficarra che, fino alla metà del '900, erano specializzate nella produzione e nel commercio della seta. A Ficarra, come in tutta l’area dei Nebrodi, la coltivazione del baco è stata una risorsa per molti secoli. Il ciclo del baco da seta e la tecnica di lavorazione al telaio si possono ammirare nella struttura che ospita la ricostruzione di un ambiente tipico d’epoca ottocentesca. Dal mese aprile al mese di settembre è possibile vedere la metamorfosi del baco vivo nelle varie fasi.

Il museo è aperto e visitabile tutti i giorni.

 

26. Museo della Pietra Arenaria

Museo dedicato alla promozione dell'antica arte della lavorazione della pietra arenaria. Lo spazio espositivo si propone di valorizzare la secolare tradizione degli scalpellini,. che è stata fiorente in molti centri dei Nebrodi. La pietra arenaria locale è stata utilizzata per ottenere stemmi e decorazioni architettoniche tipiche delle abitazioni tra il Seicento e l'Ottocento.

 

27.Palazzo Macalda-Scaletta

Palazzo Macalda-Scaletta è un palazzo nobiliare risalente al XIV secolo.

 

28.Palazzo Baronale

Il palazzo baronale Ficarra, noto anche come palazzo Milio, è oggi di proprietà del comune, esternamente si caratterizza per la presenza di muratura a vista ed eleganti balconi. Interessante è il piano nobile dell’edificio con le splendide volte ingentilite da pregevoli pitture a secco. Al suo interno, è custodita una pregevole collezione d’arte contemporanea nata grazie ad un ambizioso progetto di residenze d’artista che in questo luogo hanno visto soggiornare, nella camera da letto del barone Lucio Piccolo di Calanovella, un folto numero di artisti di fama internazionale. Nel piano superiore è inoltre presente un cafè letterario, prezioso e fiorente luogo culturale. All’interno si trova anche "La stanza della seta" dedicata al famoso barone poeta.

 

29.Palazzo Milio

Palazzo nobiliare del XVII secolo con pianta regolare, balconi in stile barocco e portale con lo stemma della famiglia Milio

 

30.Centro Lucio Piccolo di Calanovella

All'interno di palazzo Milio è possibile visitare un museo dedicato al poeta Lucio Piccolo. Le visite guidate, ai Musei ed a tutti gli altri siti, saranno effettuate con partenza dall’ufficio turistico tutti i giorni: Mattina ore 10.00 - Pomeriggio ore 15.30. Dal 15 Ottobre al 15 Aprile: Domenica su prenotazione.

 

31.Ulivi monumentali

Anche la natura fiorisce a Ficarra: non perdere l'occasione di visitare i magnifici ulivi centenari presenti sul territorio.

 

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